P
come Packaging
Il pack (o confezione) è l’involucro che contiene gli alimenti; per la sua fondamentale è necessario che rispetti alcune caratteristiche:
1. contenere il prodotto, conservarlo e permetterne la distribuzione
2. proteggere l’alimento dalla luce, una delle maggiori cause di alterazione
3. garantire impermeabilità a gas, aria e umidità, tutti fattori che interagendo col prodotto potrebbero comprometterne le caratteristiche di sicurezza alimentare.
E’ dunque estremamente importante la scelta dei materiali della confezione e l’accuratezza nella sua saldatura al momento della chiusura.
Oggi contenere e proteggere gli alimenti non basta più; il packaging è diventato un vero e proprio strumento di marketing. La scelta dei materiali, dei colori, delle scritte e delle immagini contribuisce in gran misura alla scelta del prodotto tra i tanti presenti sugli scaffali; per questo oggi lo studio del packaging è diventato strategico nelle aziende alimentari.
Lo sapevi che…
…Di Leo ha scelto di dare un’importanza centrale al packaging? I materiali scelti garantiscono la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente, con confezioni primarie e imballi secondari sottoposti nel tempo a numerosi restyling sempre nell’ottica della riciclabilità. Inoltre, tutte le confezioni sono saldate a pinna in alto, rendendole ergonomiche e più comode da prendere. Sia le confezioni primarie che gli imballi secondari sono stati ottimizzati nelle loro forme per sfruttare al massimo gli spazi durante i trasporti, consentendo importanti risparmi in termini di emissioni di CO2.
P
come Pucciare o inzuppare
L’etimo latino volgare PUNCTIĀRE («intingere») è usato nel senso di intingere un biscotto in un liquido in modo da renderlo completamente zuppo. Lo stesso vale per la parola inzuppare. Ogni zona d’Italia ha il suo modo per indicare quest’azione. Il termine è tipico di Lombardia e Piemonte ma in Umbria si dice “intingere”, in Campania e in Sicilia “azzuppare” o “abbagnare” mentre in Toscana e in Puglia si preferisce il verbo “zuppare”. Per completezza d’informazione è giusto ricordare che ad Altamura, dove ha remote origini il nostro biscottificio, si dice ‘spunzare’ mentre a Matera, dove sorge il nostro stabilimento, diciamo ‘nzpeit’.
Lo sapevi che…
…grazie alle caratteristiche fisiche del biscotto Di Leo e alla tecnica del taglio filo, la pucciabilità dei nostri biscotti permette di gustare il prodotto senza che si infranga in poco tempo?
Q
come Qualità
La qualità di un prodotto o di un servizio è rappresentata dalle caratteristiche che gli consentono di soddisfare le attese di chi lo utilizza. Non è possibile individuare un livello “assoluto” di qualità: sono le esigenze dei consumatori a definire di volta in volta le caratteristiche che il prodotto o il servizio deve possedere per soddisfarli. Il livello di qualità richiesto dal cliente deve poi essere raggiunto in modo non sporadico, ma costante nel tempo e per questo è necessario che siano coinvolte tutte le funzioni aziendali: è per questo motivo che si punta sempre di più alla Garanzia della Qualità e ai Sistemi di Qualità. La qualità non è un fatto solamente tecnico, ma ha aspetti organizzativi e gestionali e coinvolge tutta l’azienda, compresa la direzione, che si occupa di curarne l’attuazione, considerando anche lo stretto rapporto esistente tra qualità ed efficienza aziendale. ll Sistema Qualità “è costituito dall’insieme delle risorse di cui un’azienda dispone e delle attività che mette in atto allo scopo di garantire il raggiungimento di quanto prefissato”. Materiali, progetti, processi e comportamenti concorrono, infatti, a mantenere un determinato livello di qualità del prodotto.
Lo sapevi che…
… la qualità per Di Leo è una cosa estremamente importante? Negli anni abbiamo ottenuto le certificazioni internazionali UNI EN ISO 9001 (oggi 22000) per il sistema di qualità e UNI EN ISO 14001 per la gestione ambientale. Inoltre Di Leo è tra i pochi biscottifici in Italia – e tra i primi nel Mezzogiorno – ad avere ottenuto (con il massimo punteggio) la prestigiosa certificazione alimentare inglese BRC, molto apprezzata nei mercati anglosassoni.
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come Ricette
Ogni tipo di biscotto ha una sua ricetta ma alcuni ingredienti sono comuni. Ogni ricetta prevede un impasto e la maggior parte delle ricette condividono gli stessi ingredienti di base mentre a variare sono solitamente le proporzioni. Solitamente la ricetta base dei biscotti utilizza qualche tipo di grasso, uova, zucchero e farina. Anche il sale e il lievito appaiono in molte ricette come gli agenti lievitanti e gli aromi.
Lo sapevi che….
…il maestro pasticcere salentino Antonio Campeggio ha realizzato per noi tre esclusive ricette con i biscotti Di Leo?