L
come Latte Fresco
Il latte è uno degli alimenti più importanti per l’organismo. Svolge un ruolo chiave all’interno della nostra alimentazione ed è fonte primaria di crescita per i neonati nei primi mesi di vita. Ciò che lo rende unico è la varietà di nutrienti che contiene: proteine, zuccheri, grassi e calcio. Le proteine contenute nel latte, le “caseine” e le “proteine del siero del latte” sono di alto valore biologico. Il latte si differenzia a seconda dei grassi che contiene e del suo trattamento termico che, a sua volta, incide sulla durata e sulle modalità di conservazione (in frigorifero o a temperatura ambiente). Le varie tipologie sono: crudo (è il latte “al naturale”, che non subisce alcun tipo di trattamento); latte fresco pastorizzato (è il latte classico, sottoposto a trattamento termico breve, circa 15 secondi a 72° e preserva al meglio gusto e qualità nutrizionali del latte d’origine); microfiltrato (latte sottoposto, oltre che alla pastorizzazione, anche alla microfiltrazione che elimina la maggior parte dei microbi. Dura più a lungo in frigo, tra i 10 e 15 giorni, pur mantenendo il gusto del latte fresco); pastorizzato a temperatura elevata (il trattamento termico che subisce il latte è a metà strada tra quello fresco e UHT. Si mantiene in frigorifero per circa 25 giorni); UHT – Ultra High Temperature (è il latte a lunga conservazione, trattato a temperatura altissima (135°-140°C) per 2-5 secondi, per eliminare ogni forma batterica. Può essere conservato a temperatura ambiente anche per tre mesi; tuttavia una volta aperta la confezione è necessario conservarlo in frigorifero e consumarlo entro pochi giorni).
Lo sapevi che…
.. i Fattincasa Gusto Equilibrato sono prodotti nel Nord della Basilicata con latte fresco lucano di alta qualità ottenuto da mucche nutrite in modo naturale, con foraggi coltivati in loco.
Il latte, dopo l’immediata refrigerazione, viene inviato crudo, con un automezzo dedicato, allo stabilimento di lavorazione dove è sottoposto ad un solo trattamento di pastorizzazione entro 48 ore dalla mungitura. Il risultato è un prodotto che eccelle in freschezza, bontà e sicurezza.
L
come Lievitanti
Queste sostanze sono classificate per legge come ‘additivi’ ma, tecnicamente, sono definite “agenti lievitanti”. La loro azione consente di generare anidride carbonica che, intrappolata nell’impasto, farà lievitare il prodotto durante la cottura svanendo poi nell’aria. I lievitanti generano gas molto più velocemente rispetto al lievito naturale e quindi risultano più adatti nella preparazione di dolci. Queste sostanze, in taluni casi, possono essere miscelate all’amido di mais, grano o riso per migliorarne le caratteristiche d’uso.
Lo sapevi che…
…Di Leo nei suoi impasti utilizza come lievitanti solo ammonio e sodio?
M
come Mais
Il mais (Zea mays L.) è un cereale della famiglia delle Gramineae; in Italia è conosciuto anche come granturco, granone, frumentone e formentone. Le prime coltivazioni di mais iniziarono a diffondersi intorno al 2.500 a.C in Mesoamerica. La pianta si coltiva in primavera-estate e si semina mediamente in aprile mentre la raccolta prevede il prelievo di tutta la pannocchia che è poi sottoposta a diversi processi di trasformazione industriale: sgranatura e conservazione in scatola, cottura a vapore della pannocchia intera e confezionamento sotto vuoto. Il mais è ricco di glucidi e fibre, contiene anche vitamina B9, magnesio e fosforo. Dalla raffinazione di questo cereale si ottiene la farina di maizena (amido di mais) mentre dalla pianta si può estrarre un olio che ha un contenuto di acidi grassi polinsaturi, in particolare di acido linoleico, molto elevato. Ciò fa si che l’ingestione di limitate quantità di questo olio siano sufficienti a soddisfare il fabbisogno giornaliero di acido linoleico dell’organismo. Inoltre le sue caratteristiche organolettiche sono tali da renderne piacevole il consumo.
Lo sapevi che…
… i Fattincasa Di Leo utilizzano esclusivamente olio di mais? Secondo uno studio condotto dai ricercatori del laboratorio di analisi e ricerche Biofortis l’olio di mais sarebbe in grado di abbassare significativamente il colesterolo, apportando cambiamenti più favorevoli nel colesterolo totale (TC) e nel colesterolo LDL-C (quello cattivo).
N
come Naturale
In ambito culinario il termine ‘naturale’ indica un prodotto che rispetta la natura e l’ambiente, che deriva dalla natura o che è conforme ai suoi principi. In ambito culinario naturale significa utilizzare la maggior quantità possibile di informazioni, esperienze e conoscenze, senza dogmi ascientifici o prevenzioni ideologiche, per fare di ogni ricetta un piccolo capolavoro di gusto e salute. Come? Attingendo dalle tradizioni regionali italiane alle cucine etniche, dalle cucine antiche alla moderna cucina creativa, utilizzando sempre le migliori tecniche di preparazione che garantiscono la valorizzazione del contenuto nutritivo e del gusto. Alimentazione naturale significa anche assecondare la stagionalità dei prodotti e i ritmi a essi associati.
Lo sapevi che…
… Di Leo ha la certificazione ambientale 14.001? E’ uno standard internazionale di carattere volontario volto a certificare il Sistema di Gestione Ambientale delle organizzazioni in termini di attento controllo degli impatti ambientali delle proprie attività e di miglioramento continuo delle prestazioni in modo coerente, efficace e sostenibile; insomma un impegno concreto e certificato volto al rispetto dell’ambiente e della natura.
O
come Odore
L’odore è una sensazione prodotta con i ricettori dell’olfatto, ovvero dal loro contatto con molecole emanate da una sostanza. Quando piacevoli gli odori sono comunemente chiamati profumi. I termini fragranza e aroma sono utilizzati principalmente nell’industria alimentare e cosmetica per descrivere un odore gradevole e sono a volte utilizzati per riferirsi ai profumi. La percezione di un odore avviene essenzialmente in due diversi modi, uno strettamente fisiologico, l’altro psicologico. Il processo fisiologico è attivato dai recettori presenti nel naso, che vengono attivati dalle molecole odoranti dissolte nell’aria. I recettori, stimolati in maniera differente dai differenti tipi di sostanze chimiche, generano stimoli elettrici, che vengono inviati alla specifica regione del cervello umano responsabile del “sentire l’odore”. Il cervello decodifica il segnale e lo associa, attraverso la memoria, alle varie sostanze conosciute. Il processo psicologico è attivato, invece, dalle esperienze, dai ricordi, dalle emozioni che ognuno di noi associa a un determinato odore. L’esempio del ricordo olfattivo è particolarmente significativo: un odore può spingere il nostro cervello a richiamare immagini del passato, attivando associazioni e stimoli emotivi, in base alla interazione tra la struttura olfattiva e il sistema limbico, che è quella zona del cervello da cui passano le nostre emozioni.
Lo sapevi che…
…il biscottificio Di Leo non ha bisogno di dare indicazioni stradali? Si, perché a distanza di chilometri il visitatore viene investito da un odore di biscotti inconfondibile. E se annusando un biscotto Di Leo vi torneranno in mente i banchetti di un tempo e i profumi dei biscotti della nonna, siate contenti: il vostro sistema limbico funziona alla perfezione.
O
come Oli
L’olio di oliva è ottenuto dalla spremitura delle olive; nello specifico gli oli ottenuti con mezzi meccanici sono tre ma, di questi, solo due sono direttamente commestibili: l’extravergine e il vergine. Il terzo, detto lampante perché un tempo era utilizzato come combustibile per le lampade, per diventare commestibile necessita di un processo di raffinazione con procedimenti chimico-fisici che eliminano le componenti non commestibili. Miscelato all’olio vergine, viene commercializzato con la denominazione di ‘olio di oliva’.
Le fasi di estrazione di extravergine e vergine sono pressoché analoghe; ciò che li distingue veramente sono le caratteristiche chimiche e organolettiche dovute alla qualità delle olive e alle temperature raggiunte durante il processo. Dal punto di vista chimico un olio extravergine deve avere un’acidità massima di 0,8 contro 2 dell’olio vergine, mentre dal punto di vista organolettico l’extravergine ha un sapore fruttato e leggermente amaro-piccante dovuto al contenuto di polifenoli, sostanze ad elevato potere antiossidante, differenti a seconda della varietà delle olive tipica di ogni zona, rendendo quindi l’extravergine un vero e proprio prodotto tipico.
Lo sapevi che…
…nei biscotti Fiorbì con farina Cappelli, Caveosi e Vivisano con farina di riso Di Leo impiega esclusivamente olio extravergine di oliva? L’extravergine, infatti, garantisce all’impasto una coesione maggiore garantendo un biscotto più compatto e conferendo una componente aromatica unica.